MaBasta, il movimento antibullismo animato da studenti adolescenti ha avviato una collaborazione con Bevalory, la startup a vocazione sociale in cui i protagonisti sono i giovani, i cui talenti vengono valorizzati al massimo e
le cui passoni vengono trasformate in opportunità di lavoro.


Ma cos’è nato da questa collaborazione?


Se sei curios* clicca su questo link.

Spero ti sia piaciuto, per saperne di più continua a leggere….

Cosa ne pensa Mirko Cazzato, il fondatore di Ma Basta?

Credo che tutta la sinergia con BeValory sia nata dal primo giorno, in cui ci siamo presentati in una videoconferenza.
Dei ragazzi di BeValory mi hanno colpito due cose:

La prima è che ho visto negli occhi dei ragazzi gli stessi valori di MABASTA, sono vogliosi di creare qualcosa di concreto, ragazzi di poche parole ma di molti fatti e, scusa il giro di parole, fatti bene.

La seconda è che sono giovani.

MaBasta vuole fare cose ideate da ragazzi, infatti all’interno dell’associazione io, a 20 anni, sono il più grande e, con me lavorano ragazzi dai 14 ai 17 anni.
MaBasta vuole dare la possibilità ai ragazzi di mettersi in gioco e in mostra per una giusta causa, per lottare contro il bullismo, per dire “MA BASTA” ad ogni forma di bullismo e cyberbullismo.

Il Team MA BASTA


Cosa ti aspetti di raggiungere grazie all’utilizzo del cortometraggio?


Il video, a mio riguardo, è spettacolare, bellissimo, di un livello che MaBasta non ha ma visto e che non è capace di realizzare.
Non voglio dare io un giudizio al corto, lascerei le persone che lo guarderanno a giudicare.
Quando lo pubblicheremo sui social sarà il pubblico a dire se è davvero bello come noi pensiamo e soprattutto vedremo che impatto avrà. Secondo me avrà un effetto molto forte e motivazionale.

Il desiderio di affrontare questo problema è sentito anche da Gregorio Ceccone, esperto in teorie e metodologie dell’educazione digitale ed e-learning e Coordinatore dei formatori – Referente Osservatorio Scientifico del Movimento Etico Digitale fondato da Davide Dal Maso.

Gregorio, come mai hai deciso di parlare di questo tema alla scuola di Pordenone?


Abbiamo accettato di parlare di educazione digitale a Pordenone insieme a BeValory fondamentalmente perché bisogna portare questo tema a più studenti possibili in tutta Italia e in tutta Europa; quindi, per poterlo fare è
importante collaborare con realtà che hanno una visione e una mission comune.


BeValory è un partner affidabile con cui collaborare.


Gli obiettivi sono dare al territorio, creare sinergia e lavorare sul tema che è sempre più importante come quello dell’educazione digitale. Sarebbe fantastico se anche i ragazzi che contatteremo vorranno diventare
formatori o volontari e per farlo ci troveranno dentro Valory App.

Non dimentichiamoci però che questa idea è nata da ragazzi…

Creativity Valory Passion Team


Cosa ci dice il Valory Passion Team?


GIOVANNI LICARI
Scrivendo il corto volevo trasmettere dei messaggi:
In primis che quando fai del male agli altri fai del male anche a te stesso, e lo stesso vale per il bene.
L’altro tema forte è quello del gruppo.


I bulli riescono a portare avanti le loro malefatte finché sono in gruppo, e i buoni proprio perché non si alleano non riescono a fare nulla. Questo rientra nell’ottica di Valory, noi condividiamo i nostri valori per una causa e insieme riusciamo a fare grandi cose, proprio perché ognuno mette in condivisione il suo talento per creare cose più grandi.
Personalmente questo corto mi ha permesso di fare molti errori, e sono proprio questi errori che mi permettono di migliorare.
Dobbiamo darci la possibilità di sbagliare, dobbiamo darci l’opportunità di fare delle cavolate per poter migliorare e per poi poter dire di avercela fatta. Mi auspico che questo corto serva e che cambi la visione di qualcuno, che
stimoli una persona che fa del male a smetterla e a pensarci due volte prima di compiere delle azioni scorrette, o che stimoli una persona che fa del bene a fere gruppo per cambiare le cose, come sta facendo Mirko.


Credo molto nel progetto MaBasta, mentre scrivevo ho provato a mettermi nei panni dei bulli e mi sono reso conto che questo sistema è difficile da sabotare, soprattutto se le persone si alleano per aiutarsi e per fare del bene.
Sono convinto che se questo modello venisse adottato dalle scuole potrebbe cambiare le cose, anche nel piccolo potrebbe fare la differenza, perlomeno a livello di sensibilizzazione; quindi, spero che grazie a questo corto il progetto
di Mirko abbia una rilevanza e una comunicazione migliore.
Sono contentissimo di avere tutti sul set e di aver dato l’opportunità agli altri di fare esperienza, anche per la prima volta.
L’ottica di Valory è quella di creare opportunità ed esperienze in ambito lavorativo.

Giovanni Licari, regista

IVANO ZAMPIERI
Per me è stata una bella opportunità, credo che aver fatto questo lavoro con Mirko ci abbia reso come una goccia d’acqua nell’oceano per il tema del bullismo, un tema molto radicato e molto grande in Italia e non solo; per
questo una vittoria che potremmo ottenere con questo programma sarebbe che anche solo un bullo ci ripensasse prima di fare del male agli altri oppure che delle vittime si mettessero contro i bulli per cercare di fermare questi
episodi.
Penso che Mirko con il suo lavoro e le varie collaborazioni potrà fare davvero la differenza riguardo a tutte le situazioni presenti e probabilmente anche future in Italia.
Abbiamo portato un grande contributo a questo problema e sono sicuro che ci sarà un assoluto beneficio.

Ivano Zampieri, il MaBa Prof

MARCO GASTALDI
Questa esperienza per me è stata molto positiva, ho avuto l’opportunità di scoprire come si gira un cortometraggio e condivido pienamente i valori di MABASTA, startup formata da giovani che combattono ogni giorno contro i
fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.

È il momento di dire stop al bullismo nelle scuole, coloro che ne sono vittima risultano essere infatti, nella maggioranza dei casi i soggetti più deboli.

Marco Gastaldi, attore comparsa

JESSICA STELLA
Sono davvero onorata di aver partecipato a questa missione, una missione volta a trasformare il clima in una classe in cui è presente il fenomeno del bullismo e a ridurre il disagio causato dal cyberbullismo.
Sono una studentessa e so bene quanto sia sentito il problema causato da questa forma di violenza.
Con questo cortometraggio vogliamo trasmettere il metodo ideato da MaBasta sotto un altro punto di vista, per coinvolgere maggiormente i ragazzi, facendoli notare quanto sia semplice, se si resta uniti, cambiare le
cose.
Spero che il messaggio che abbiamo voluto trasmettere venga colto e che le scuole utilizzino questo metodo che, per quanto semplice, risulta essere davvero efficace.

Per concludere ringrazio i tutor e i ragazzi di BeValory, Mirko Cazzato di MaBasta e Gregorio Ceccone di Social Warning e mi auguro che questo sia solo un primo passo verso la strada del cambiamento.

Vi aspetto su Valory App

Jessica Stella, Valory Reporter, attrice