Sono Samantha Zorzi, Valory ReportHer Valory e durante l’evento WomenXImpact ho avuto il piacere di conoscere Giulia Deusanio, Project Manager che mi ha raccontato alcune tips utili riguardanti le professioni di Project e Event Manager.
Raccontaci un po’ di te. Quali sono le tue passioni?
Ho da sempre avuto tante passioni che ho cercato di coltivare fin da piccina.
Le principali sono Teatro e Danza e da queste passioni ho attinto molto per procedere nel mio percorso variegato. Sono arrivata fin dove sono vivendo sempre gli eventi a 360°, da tutti i punti di vista : in scena, nel backstage, nell’organizzazione e quant’altro, infatti noi ci conosciamo proprio grazie agli eventi, con l’evento WOMEN X IMPACT con il quale collaboro sempre con tanto piacere.
Mi è sempre venuto molto naturale pianificare soltanto che al tempo non sapevo potesse essere un lavoro e così sono arrivata al Project Management.
“ Non sono capace di annoiarmi! “
Di che cosa si occupa esattamente un Project Manager?
Per definire un Project Manager possiamo utilizzare una delle definizioni più classiche: “ E’ un responsabile di progetto, una connessione tra quello che è definito lo sponsor e tutti gli altri attori del progetto chiamati Stakeholder. “
Ci sono varie fasi di controllo che deve seguire e qui il suo compito è definirne i passaggi che andranno poi espletati nell’esecuzione del progetto.
A me piace comunque definire il ruolo del Project Manager come una bussola perchè è ciò che ho provato nelle mie esperienze, essere un punto di riferimento per gli altri.
Oltre a ciò il Project Manager ha anche delle regole da seguire e uno degli obiettivi che mi sono posta nel mio lavoro è proprio di cercare di estrapolare queste metodologie e cercare di fare in modo che possano essere veramente d’aiuto, applicandole, anche in altre realtà e situazioni.
In che modo il Project Manager rompe le regole ed esce dagli schemi predefiniti?
Le regole sono una base, tuttavia avere una base non significa non poter creare, la creatività infatti è una skill importante per un Project Manager proprio come la visione, hai tanti puntini, tanti elementi che devono essere così come sono e che devi anche saper mettere insieme. Nel Project Management c’è la Base Line, ci sono degli obiettivi di base e il bello sta nel poterli anche superare e secondo me c’è molta creatività in questo.
Ci vuole dell’estro anche per la parte dei problemi di cui occuparsi ossia i rischi, il risk management, la gestione del rischio, se riesci ad uscire da determinate impasse etc, sei un’artista.
Ci sono poi casi in cui artista lo sei per forza perchè altrimenti se non hai la soluzione, magari anche creativa, la tecnica non sempre ti aiuta.
Ci sono moltissime certificazioni per questo percorso professionale, per te sono utili per intraprendere una carriera in questa professione?
Non c‘è un vero e proprio albo professionale come quello che noi conosciamo per altre professioni come quello in campo medico o quant’altro.
La certificazione oppure il riconoscimento in questo caso è per me un po’ un mettersi alla prova ed io direi che la cosa fondamentale è prima di tutto l’esperienza dello studio che ti porta poi a quella certificazione e credo che in queste professioni soprattutto che non hanno magari un percorso predefinito ci possa essere il consiglio di un percorso di studi universitario soltanto che non ci sarà un percorso universitario definito.
La questione è continuare a formarsi, le certificazioni possiamo dire che possono essere soltanto un modo per trovare il percorso di studi che più si adatta al nostro caso.
Hai qualche Tools utile da consigliare e da far sperimentare ai ragazzi che vogliono entrare nel mondo di questa professione?
Ci sono delle tecniche di Project Management che possono aiutare a essere organizzati o a stabilire un proprio flusso di lavoro. Personalmente come tool utilizzo molto Trello. Un consiglio che mi sento di dare a riguardo é: “Cercate e sperimentate“ perché siamo tutti differenti ed è necessario sperimentare per comprendere qual è il tool più adatto a noi e il migliore per ciò che ci serve in quel momento.
Qualche consiglio dalla tua precedente esperienza come Event Manager?
Una parola Esperienza, fate tanta tanta esperienza, ah e osservate.
Mi rendo conto che il frutto dei consigli che do arriva proprio dall’esperienza sul campo. Perciò cercate innanzitutto di cogliere più occasioni possibili in eventi differenti e di guardare le cose con occhio molto critico che non significa essere criticone, non significa voler creare problemi o altro, no, serve perché tutto quello che vediamo è importante che diventi una Lesson Learn quindi una lezione che noi apprendiamo e impariamo, assimiliamo e riusciamo poi effettivamente ad applicarla. L’occhio critico o il pensiero critico è un’altra Skill del Project/Event Manager.
Qual è il messaggio che vorresti lasciare alla nostra Community?
Fare tanta ricchezza delle proprie esperienze, qualsiasi esse siano. Viviamo in un’epoca fondamentalmente in cui tante persone cambiano percorso, cambiano strada, magari perchè le cose non si sapevano o semplicemente perchè le cose cambiano.
Io stessa ho cambiato lungo il mio percorso totalmente strada e nonostante tutto non ho buttato nulla anzi ho cercato di non buttare quello che avevo imparato bensì grazie alle lezioni imparate ho iniziato a costruire qualcosa che mi rende felice.
Create qualcosa che vi renda felice!
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