Sono Jessica Stella, Valory ReportHer e con me durante il WomenxImpact ho avuto il piacere di conoscere tre grandi atlete forti, luminose e così appassionate per il loro sport da affrontare coraggiosamente gli ostacoli che hanno minacciato il loro percorso.

Mi riferisco a Francesca Bagnoli, vice campionessa mondiale di Kitesurf; Sofia Montagna, eptatleta e Maria Beatrice Benvenuti, arbitra di rugby.

Ecco come hanno fatto.

Cos’è per voi lo sport e come vi ha fatte arrivare fino a qua?

FRANCESCA:  Per me lo sport è passione ed un modo per conoscere il mondo, persone fantastiche e fare esperienze indimenticabili. 

SOFIA: Per me lo sport è la possibilità di sentirmi libera, indipendente e forte.

Io ho cominciato a fare sport da piccolissima quindi è sempre stata parte essenziale delle mie giornate.

Mi da la possibilità di esprimermi, di scaricare i problemi e i brutti pensieri oltre che di pensare meglio. 

Lo sport è uno stile di vita; quando inizi a farlo riesci a gestire tutto: scuola, università, lavoro in maniera più libera.

MARIA BEATRICE: Per me lo sport è una scuola di vita. Lo sport mi ha dato veramente tantissimo e mi ha reso la persona oltre che l’atleta che sono oggi; mi ha insegnato a essere sicura di me stessa, a potermi esprimere e a cercare di influenzare positivamente il mondo e le persone che mi circondano.

Lo sport è il mondo in cui sono libera, posso respirare, decidere senza interferenze, posso ispirare tante altre donne a capire che insieme possiamo divertirci e che non esiste alcun limite se non noi stesse.

Avete mai dovuto affrontare delle sfide? Qual è stato il vostro punto di riferimento per andare avanti senza mai fermarvi?

FRANCESCA: Io devo gran parte del mio percorso a mio papà

Se non ci fosse stato lui penso che avrei abbandonato quasi subito; la mia famiglia non mi appoggiava del tutto sulla mia scelta di fare l’atleta, mentre mio padre mi è sempre stato accanto spronandomi ad andare avanti e sostenendomi quando sono arrivate le mie prime delusioni.
Il mio babbo è la mia guida spirituale e tutto quello che ho adesso è grazie a lui.

SOFIA: Sicuramente il supporto di famiglia e amici è fondamentale, soprattutto quando devi prendere una decisione che influenzerà completamente il tuo futuro, devo ringraziare la mia famiglia per avermi affiancata in ogni mia scelta, delusione e fatica .

Anche la forza interiore è importante, quella grinta che ti permette di andare avanti nonostante le difficoltà.

MARIA BEATRICE: Per me la famiglia è stata di grandissimo supporto.

Non è stato semplice dall’inizio perchè ho deciso di fare l’arbitro da sedicenne e da donna in un mondo che forse non era pronto ad accettare tutti questi stereotipi insieme.

Mi sono sentita dire molte volte: “ma cosa fai?”, “tanto non ce la farai”, “ma lo fai solo per guardare i giocatori?” o “ma non è un mondo per te”; mentre la mia famiglia mi spronava a continuare dicendomi che ce l’avrei fatta e che non c’era nulla da perdere. E’ stata davvero la mia ancora di salvezza, che ha fatto coltivare dentro di me quella motivazione che mi fa pensare che sugli spalti a guardare la partita c’è una piccola me che sogna e capisce che se ce l’ho fatta io ce la potrà fare anche lei.

Pannel donne e sport al WomenXImpact

Secondo voi cosa si potrebbe fare in una scuola per invogliare i ragazzi a fare sport?

FRANCESCA: Lo sport è vita, è fondamentale e deve esserci sempre, da quando siamo bambini; per questo ritengo fondamentale un aiuto all’interno della scuola.

Potrebbe consistere nel permettere ai ragazzi di uscire  prima o entrare dopo in base agli allenamenti, perché sarebbe davvero un peccato doverci rinunciare.

Bisogna muoversi in questa direzione per far sì che una persona possa esprimersi nel proprio sport.

SOFIA: Io nell’ultimo anno di liceo sono stata fortunata, i miei professori capivano le mie necessità e le accettavano anche se nei primi anni non è stato semplice, ad esempio una professoressa non mi dava i voti che meritavo, con l’unica motivazione che non dovevo fare sport ma studiare. 

Purtroppo, c’è ancora questa mentalità che vede scuola e sport come due cose troppo diverse, cosa che invece non accade nei college americani ad esempio, dove la vita di atleta-studente è più facile da gestire.

MARIA BEATRICE: Secondo me il primo passo da fare è capire che la scuola e lo sport sono compatibili in quanto lo sport, anche a livello ludico e non solo agonistico, è necessario. Dopo un’ora di sport il bambino o il ragazzo del liceo avrà un livello di attenzione maggiore rispetto a quello che aveva dopo tre ore di materie strettamente teoriche; è un mezzo importante non solo a livello di vita e formazione dell’essere umano, infatti bisogna capire che lo sport non è un limite, ma un mezzo che ti può aiutare anche ad andare meglio a scuola.

Vi chiedo di lanciare un messaggio a tutte quelle ragazze che non si sentono sicure nell’intraprendere uno sport a livello agonistico.

FRANCESCA: Direi di provarci, di fare il salto nel vuoto perché se veramente vuoi una cosa puoi raggiungerla. 

Se metti tutte le energie per una cosa che vuoi, quella sarà tua.

SOFIA: Non c’è nulla da perdere, bisogna buttarsi e se il problema è riuscire ad organizzare tutto.. ce la si fa; se vuoi fare una cosa il tempo per farle c’è, è una questione di priorità e di scelte

Non importa se le persone non condividono la tua idea; se a te fa star bene fallo, c’è sempre il tempo di cambiare o rivedere il futuro.

MARIA BEATRICE: A quelle ragazze, bambine o donne direi di provarci perchè non costa nulla ed è meglio averci provato piuttosto che rimpiangere di non averlo fatto, sicuramente non hai nulla da perdere, hai sempre qualcosa da guadagnarci nel bene o nel male. Se cadi ti rialzi, non succede niente, siamo esseri umani e facciamo errori, l’importante è imparare e riuscire a rialzarsi e se non ci riesci cerca di chiedere aiuto a qualcuno intorno a te. 

Cerca esempi positivi, motivazione dentro e al di fuori di te stessa.

Prova e vedrai che andrà alla grande perchè hai davvero molto potenziale da esprimere lì fuori e noi abbiamo bisogno di persone 

come te.

Quindi, se anche tu hai una passione, se anche tu desideri intraprendere uno sport a livello agonistico, non farti fermare da nessuno.

Provaci, fissa le tue priorità e circondati di persone che credono in te e ti spronano a fare il tuo meglio.

Come ci ricorda Beatrice, “se metti tutte le tue energie in ciò che vuoi, quella cosa sarà tua e credi in te stessa”.

Se desideri guardare l’intervista completa corri su Valory App o seguici sul nostro canale Youtube. 

Jessica Stella, Valory ReportHer